Da ieri si sta svolgendo a Bari un importantissimo convegno dal titolo: ” Il Mediterraneo, frontiera di pace”.
Il Mediterraneo non è un semplice confine geografico, ma è uno spazio storico, un territorio vivo che racconta di rapporti, di separazioni e di unità, tra Occidente e Oriente, tra Nord e Sud. Purtroppo, da diversi anni il Mare Nostrum è al centro di profonde crisi, che coniugano instabilità politica, precarietà economica e tensioni religiose: dal Medio Oriente alle coste africane, dai Balcani alla Spagna. Ma l’area mediterranea non ha mai smesso di proporre – all’Europa e al mondo intero – quella visione profetica di Giorgio La Pira, che era solito definirla come una sorta di “grande lago di Tiberiade”. Una raffigurazione che è più di un’idea e che oggi abbiamo la possibilità di iniziare a mettere in pratica.
L’incontro, promosso dalla Chiesa italiana a Bari dal 19 al 23 febbraio 2020, vuole essere un laboratorio di sinodalità, come stile di vita da lasciar trasparire nella stima vicendevole, nella gratitudine, nella cura delle relazioni. Nella volontà dei promotori c’è la certezza che la Chiesa mediterranea è presente e operante, ricca di tradizioni liturgiche, spirituali ed ecclesiologiche, con l’opportunità, oggi, di rafforzare le strutture di comunione esistenti e forse d’inventarne di nuove.
(dal sito ufficiale)
Per chi fosse interessato può trovare qui la prolusione al convegno del Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI.
A questo link, invece, Il bellissimo “quaderno” che raccoglie le riflessioni di alcune comunità monastiche da una parte all’altra del Mediterraneo! N.B. a p.59 è anche citata l’esperienza di:” Viaggio intorno al mondo”.