MONTE SOLE – Da tempo c’era il desiderio del Consiglio delle Chiese Cristiane (CCC) di visitare i luoghi della strage di Monte Sole (Marzabotto) per una conoscenza approfondita di quei tragici avvenimenti, dei quali quest’anno ricorre l’80° anniversario. Soprattutto per farne memoria come credenti, consapevoli che essi scuotono e interpellano la coscienza dei singoli e di tutte le Chiese.
A Marzabotto e nei territori intorno a Monte Sole “si toccò l’abisso della barbarie e della disumanità. Centinaia e centinaia di persone inermi furono braccate per giorni e uccise da truppe naziste, con la complicità di fascisti locali. Non ci fu alcuna pietà per bambini, donne, anziani, disabili, religiosi” (Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel messaggio del 29.9.2023 per l’anniversario della strage).
La nostra visita ha avuto luogo lunedì scorso nonostante il freddo e la pioggia insistente, che hanno un po’ ridotto i sopralluoghi praticabili. Il programma prevedeva naturalmente l’incontro e la conoscenza delle sorelle e dei fratelli della Piccola Famiglia dell’Annunziata che ci hanno accolto con molto calore e piena disponibilità. Fin dall’inizio ci ha fatto da guida sr. Cristina che attendeva sotto l’ombrello il nostro arrivo nel luogo dove venne ucciso don Fornasini per poi condurci a San Martino. Saliti quindi con le auto in cima a Monte Sole, abbiamo fatto sosta al cimitero dove furono fucilati 195 civili e dove hanno voluto essere sepolti don Giuseppe Dossetti e mons. Luciano Gherardi. Qui, dopo un intenso momento di silenzio, abbiamo pregato insieme il Padre nostro.
La visita è proseguita poi nella chiesa della casa delle monache, dove è custodita la pisside di don Ubaldo Marchioni colpita dai proiettili delle S.S. mentre celebrava la Messa.
Invitati alla recita dell’Ora sesta, che le monache sono solite fare assieme ai monaci, abbiamo potuto pregare tutti riuniti la salmodìa del giorno, in un clima di comunione fraterna molto bello.
Dopo il pranzo nel refettorio delle sorelle, vi è stato un ulteriore incontro nella sala della biblioteca, con la presenza di sr. Maria e di fr. Paolo, superiori rispettivamente del ramo femminile e di quello maschile della Piccola Famiglia (PF). Il clima disteso, sinceramente fraterno e di ascolto reciproco ha consentito lo scambio delle esperienze personali, arricchito particolarmente da quelle vissute a Gerusalemme e in Palestina dove la PF è presente e quotidianamente sollecitata dal contesto interconfessionale e interreligioso. Un piccolo momento di preghiera nella cappellina della casa dei monaci e una visita finale alla chiesa diroccata di Casaglia hanno concluso il nostro programma.
Gli abbracci finali di congedo dai nostri ospiti hanno espresso la gioia riconoscente del cuore e la consapevolezza che il Signore quel giorno ci ha fatto un regalo speciale.
E’ stato un passo significativo del CCC nella direzione che già don Giuseppe Dossetti auspicava di fronte a quegli eventi tragici: ”Ciò che conta e che veramente edifica è il fatto che come sono stati comunitari gli eventi, così la loro memoria sia ricevuta, incorporata e assimilata dalla memoria e dalla testimonianza della Chiesa in quanto tale” (Saggio introduttivo in L. Gherardi, Le querce di Monte Sole, Bologna, 1986).
Il ricordo delle Comunità cristiane che vivevano a Monte Sole con i loro premurosi pastori e che mons. Gherardi paragonò a possenti querce, continua ad essere vivo e a darci una luminosa testimonianza di fede. Preziosissima nei giorni che stiamo vivendo, di turbamento e ansia per le guerre in corso e le attuali stragi di civili.
Roberto Ridolfi – membro del CCC