BOLOGNA – Un clima di raccoglimento e fraterna amicizia ha accompagnato la Giornata mondiale di preghiera delle donne cristiane. Fedeli di diverse confessioni cristiane si sono riunite nella chiesa metodista di via Venezian a Bologna per un culto ecumenico da cui si è innalzata una richiesta di pace.
L’evento, nato nel 1887, viene celebrato in contemporanea più di 170 paesi. Ai piedi dell’altare sono state disposte le orchidee e sciarpe di diversi colori a rappresentare l’oceano, le foreste e le risorse naturali di Taiwan. Quest’anno, infatti, la liturgia è stata preparata dalle donne dell’isola bagnata dal Pacifico
La Giornata Mondiale di Preghiera (GMP). É nata negli Stati Uniti negli anni successivi alla guerra di secessione – gli anni ’80 dell’800 – dall’iniziativa di donne appartenenti al mondo della Riforma, per chiedere al Signore pace e prosperità. Uno dei principi guida della GMP afferma che “la preghiera è radicata nell’ascolto di Dio e degli altri. Ascoltiamo dunque la Parola di Dio e le voci delle donne[…]
In Italia l’organizzazione della GMP, inizialmente è stata affidata alla Federazione Donne Evangeliche, ora è un Comitato intergenerazionale composto da donne di varie confessioni cristiane; ci sono donne anglicane, avventiste, cattoliche, luterane, metodiste e valdesi.
Ogni anno la preparazione dei materiali è affidata alle donne di una nazione: per il 2023 protagoniste sono le donne di Taiwan, sul tema «Ho udito della vostra fede» (Efesini 1,15). Le loro «storie di fede» rivelano l’impegno disinteressato di molte donne per le loro famiglie, per donne socialmente svantaggiate, per persone vulnerabili nonché per l’ambiente.
Tradizionalmente si fa una Colletta. quest’anno è per il “Supporto per bambini in caso di violenza domestica”, vera piaga di Taiwan.
A Bologna, la Giornata Mondiale di Preghiera è celebrata domenica 5 marzo. Il Gruppo Donne Ecumenico ogni anno inizia la preparazione della GMP già da gennaio con incontri sul testo biblico. É un percorso che ci arricchisce spiritualmente in un clima di crescita ecumenica.
Cristina Benfenati (coordinatrice)