BOLOGNA – Durante la giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, che si è svolta in Sinagoga a Bologna, il 14 gennaio 2025, Marco Del Monte, ministro di culto della comunità ebraica di Bologna, ha offerto una riflessione sul significato del Giubileo (Yovel) nella tradizione ebraica. Attraverso un’analisi dettagliata della Torà e delle implicazioni etiche e spirituali di questo evento, Del Monte ha sottolineato l’importanza di un dialogo interreligioso sempre più forte in un’epoca di sfide globali.
Il Giubileo nella Torà
Il Giubileo, che si celebra ogni 50 anni, rappresenta un anno sacro in cui la terra riposa e gli uomini ritornano alla propria libertà e proprietà. Questo concetto emerge dal Levitico, dove è spiegato che il Giubileo si raggiunge dopo sette cicli di sette anni. È un momento di liberazione, di ritorno alle radici e di riconoscimento del legame inscindibile tra l’uomo, la terra e Dio.
Nel giorno dell’Espiazione (Yom Kippur), il suono del corno di montone, lo Shofar, annuncia l’inizio del Giubileo. Questo strumento è simbolo di passaggio, di un fiato che si eleva verso il cielo, rappresentando il soffio divino insufflato nell’uomo, che lo collega alla creazione. La radice del termine “Shofar” (לשפר) significa anche “migliorare”, indicando un percorso di crescita spirituale e personale.
Uomo e Natura: Un Legame Inscindibile
La riflessione di Del Monte ha evidenziato come l’uomo e la terra siano una cosa sola. L’uomo, creato dalla terra, è chiamato a rispettarla e a riconoscerne la sacralità. Una connessione che trova espressione nella festa di Tu BiShvat, il Capodanno degli alberi, in cui si celebra il legame profondo tra l’uomo e la natura. Come sottolineato dal Maharal di Praga, l’uomo è paragonato a un albero capovolto: le radici dell’uomo sono rivolte verso il cielo, simbolo della sua anima di origine divina, mentre i rami rappresentano le sue azioni nel mondo.
Tuttavia, la violazione di questo equilibrio porta a conseguenze devastanti, come dimostra la storia di Adamo ed Eva. Abusando dell’albero, essi hanno trasgredito i limiti posti da Dio, pagando con la condanna a lavorare la terra. Questo lavoro non è solo un’azione fisica, ma un invito a lavorare su sé stessi, riconoscendo che uomo, terra e natura sono un’unica entità.
Il Giubileo e il Mondo Moderno
Nel contesto moderno, l’importanza del Giubileo risiede nel richiamo a un equilibrio spesso dimenticato. La società odierna è caratterizzata da ritmi incessanti, sovrabbondanza di informazioni e una gestione disfunzionale delle risorse naturali, che porta all’abuso sia della terra che dell’uomo. La dialettica servo-padrone descrive questa dinamica: l’uomo, nel tentativo di controllare la natura e la tecnologia, finisce spesso per diventarne schiavo.
Il Giubileo offre una soluzione: un ritorno alla propria “proprietà”, inteso come riconquista di sé stessi e rispetto per il mondo naturale. Questo ciclo di sette anni, culminante nel cinquantesimo, è un richiamo alla creazione e al riposo sacro dello Shabbat, un tempo per rinnovare il legame con Dio, con gli altri e con la terra.
Shavuot: Libertà e Giuramenti
Un altro elemento chiave è la connessione tra il Giubileo e la festa di Shavuot, o Pentecoste. Dopo l’uscita dall’Egitto, il popolo d’Israele attraversa un percorso di 49 giorni nel deserto, simbolo della liberazione dalla schiavitù fisica e mentale. Il cinquantesimo giorno, Shavuot, celebra la donazione della Torà, un evento che sancisce un giuramento reciproco tra Dio e l’uomo.
Il termine “Shavuot” (שבועות) può significare sia “settimane” che “giuramenti”, indicando un patto di reciproco rispetto e dedizione. Questo cammino, che culmina nella rettificazione e nella libertà, è un invito a vedere nella legge divina non una fonte di schiavitù, ma di vera libertà. Come afferma il Midrash, la parola “Kherut” (חרות), incisa sulle tavole, si legge anche come “libertà”: la legge incisa è la legge che libera.
Conclusione
Il messaggio del Giubileo, come delineato da Marco Del Monte, è un invito a riflettere su temi eterni e attuali: il rispetto per la terra, la sacralità del riposo, il valore della libertà e l’importanza di un cammino interiore. Attraverso il dialogo interreligioso, possiamo riscoprire e condividere questi principi fondamentali per costruire una società più giusta e armoniosa.