BOLOGNA – Pubblichiamo il testo del messaggio che il card. Zuppi ha scritto in occasione dell’inizio del mese di Ramadan per tutti i credenti dell’Islam.
Card Zuppi – messaggio Ramadan 2023
Fratelli e sorelle credenti dell’islam, al-salam alaykum! Come ogni anno desidero raggiungervi con il mio saluto e i miei auguri all’inizio del mese di Ramadan, mese di digiuno, di penitenza e di ritorno all’unico Dio, clemente e misericordioso. Noi cristiani abbiamo già percorso un buon tratto della Quaresima, tempo sacro dell’anno che ha molte somiglianze con il vostro, e attendiamo di celebrare la Pasqua. Nel rispetto di questi “tempi forti” possiamo condividere valori importanti, e sentirci una volta di più fratelli e sorelle nell’unica comunità umana, quel mondo che è madre di tutti: credenti, diversamente credenti, non credenti, senza distinzione di lingua, colore della pelle, condizioni personali e sociali.
Due cose mi sembrano mettere in dialogo Ramadan e Quaresima: il digiuno come lotta alle passioni cattive, la sopportazione di un sacrificio corporale come modo per rafforzare le energie spirituali. È quello che voi chiamate il “grande jihad” la battaglia contro l’avarizia, l’invidia, la gelosia, l’infedeltà, l’ingordigia, il desiderio di vendetta, la pigrizia e tanti altri nemici invisibili che danno assalto quotidianamente al nostro cuore. Il secondo elemento comune è l’apertura ai poveri: nella pratica del digiuno si sperimenta un pochino, e per un tempo limitato, quello che i poveri affrontano tutto l’anno, cioè la mancanza del minimo necessario per vivere. Quando uno prova la fame nel proprio corpo diventa solidale con gli affamati. In questo modo siamo spinti alla solidarietà concreta e all’elemosina, che deve essere fatta, come leggo anche nelle vostre belle tradizioni, in modo che la sinistra non sappia ciò che dona la destra.
Un ultimo pensiero: il Ramadan del 2023, così come la nostra Quaresima, è segnato da due grandi emergenze mondiali, cioè il terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, e la guerra tra Ucraina e Russia, che ad oggi non vede spiraglio di soluzione. Entrambe queste tragedie hanno portato distruzioni incalcolabili, materiali e umane. Vi propongo quindi, all’inizio del vostro mese di digiuno e preghiera, di unire le forze per la realizzazione di iniziative di soccorso alle popolazioni colpite dai disastri naturali e dalle guerre. L’alba di un mondo migliore sorga dal moltiplicarsi di tanti piccoli segni di solidarietà. Una solidarietà “virale”, come oggi si usa dire. Adoperiamoci per diffondere una “pandemia della bontà”. Ramadan mubark, fratelli e sorelle carissimi.
+ Matteo Maria Card. Zuppi
Bologna 23 marzo 2023