BOLOGNA – Pubblichiamo il testo del messaggio che il card. Zuppi ha scritto in occasione dell’inizio del mese di Ramadan per tutti i credenti dell’Islam.
Card Zuppi – scarica il testo pdf Ramadan 2025
Carissimi fratelli e sorelle credenti nell’Islam, salam ‘alaykum, la pace sia con voi. All’inizio del mese di Ramadan, così sacro per tutti voi, come per noi lo è la santa Quaresima, che inizia il 5 Marzo, desidero raggiungervi con i miei più cari auguri e la mia preghiera. Per noi, come forse sapete, questo è un anno molto importante, che ricorre normalmente ogni venticinque anni, e si chiama Giubileo. È un anno di penitenza, di riconciliazione e di perdono, e si accorda bene con il significato del vostro Ramadan, che è un tempo prezioso per tornare a Dio e tornare al fratello e alla sorella. Anche questo “tornare”, segno del pentimento, è un dono di Dio, che voi invocate come Tawwab, “Colui che accetta il pentimento”.
C’è un’altra parola urgente, anzi indispensabile, che desidero comunicarvi all’inizio del vostro Ramadan e della nostra Quaresima: Speranza. È la parola chiave scelta da Papa Francesco per il Giubileo 2025, lanciandola con questo motto: “La speranza non delude”. Non è possibile volgere le spalle ai problemi e anche ai drammi del nostro tempo, così come a quelli delle nostre famiglie. Pensiamo, per esempio, alla mancanza di lavoro, di casa, di salute, ma anche di serenità nei rapporti personali. Ma in tutto questo dolore, personale e collettivo, bisogna tenere duro con la speranza, anche quando fosse solo come la luce di una candelina. Mai spegnere la speranza! La lingua araba, nella sua grande ricchezza, ha due parole per tradurre speranza: Raja’ e Amal. La prima indica la speranza nelle promesse di Dio, il premio che si attende, oltre il confine di questa vita, operando il bene. Raja’ ci parla del Paradiso e dice che le pene presenti non sono nulla al confronto della gioia che è stata preparata per noi nei cieli. Amal è invece la speranza nei beni di questo mondo, anch’essi necessari per una vita dignitosa. Amal è dunque la speranza di trovare lavoro, di formare una famiglia, di crescere bravi figli e figlie. Cose piccole rispetto alla beatitudine del Paradiso, ma comunque preziose e degne di essere ottenute.
Vi auguro dunque che la vostra speranza cammini sempre su queste due gambe, mai una senza l’altra, per potere andare lontano, in questa e nell’altra vita. E anche perché possiate donare speranza a chi fa fatica ad averla o l’ha perduta. Questa, infatti, è la comunità bella, quella dove si fa parte agli altri dei doni che si possiedono, doni materiali e doni spirituali. Ramadan è infatti anche il tempo dell’elemosina e, com’è scritto nelle vostre tradizioni, chi non ha nulla da dare, faccia almeno il dono di una buona parola, che sia parola di speranza. Baraka Allah fi-kum, che Dio vi benedica.
Matteo Maria Card. Zuppi, Arcivescovo di Bologna
Bologna, 28 febbraio 2025