BOLOGNA – Pubblichiamo il testo del messaggio che il card. Zuppi ha scritto in occasione della fine del mese di Ramadan per tutti i credenti dell’Islam.
Card Zuppi – messaggio fine Ramadan 2024
Carissimi fratelli e sorelle musulmani, kull ‘am wa-antum bi-khayr, “state bene per tutto l’anno”. Desidero rivolgervi il mio augurio in occasione della fine di Ramadan, usando la formula tradizionale che voi tanto amate e che utilizzate in questi giorni.
Un modo di essere buoni vicini è quello di augurarsi reciprocamente il bene. Ogni benedizione viene da Dio, onnipotente e misericordioso, e noi possiamo solo condividerla, come buoni amministratori, anzitutto con l’invocazione, poi con i gesti di bontà. Augurare il bene per tutto l’anno significa collaborare alla costruzione di questo bene giorno per giorno. In questo possiamo davvero dimostrare di essere, noi e voi, figli di Abramo, secondo la definizione che la Chiesa cattolica ha dato dei musulmani in uno dei suoi documenti più importanti [Nostra Aetate, n. 3], nel quale si legge anche che i musulmani «hanno in stima la vita morale e rendono culto a Dio, soprattutto con la preghiera, le elemosine e il digiuno».
Questo è un buon programma di vita, che può valere anche per noi cristiani, che abbiamo da poco celebrato la Risurrezione di Gesù dai morti e che ci prepariamo in queste settimane del tempo pasquale a celebrare la sua Ascensione al cielo, un mistero della fede che anche voi confessate.
L’Ascensione di Gesù ci spinga tutti a guardare in alto, cioè oltre l’orizzonte di questa vita, non per farci fuggire dalla vita ma, al contrario, per impegnarci maggiormente in essa, come credenti e membri della comunità civile, al fine di rendere presente quella benedizione divina dalla quale sono partito per farvi i miei auguri e alla quale ritorno, invocando ogni bene per voi, i vostri figli e figlie, i vostri parenti e amici lontani. Kull ‘am wa-antum bi-khayr.
+ Matteo Maria Card. Zuppi, Arcivescovo
Bologna, 9 aprile 2024